I due più grandi bookmakers inglesi, William Hill e Ladbrokes, sono membri della European Sports Security Association (ESSA), un'organizzazione fondata nel 2005 dai principali operatori europei del settore scommesse per individuare e segnalare volumi sospetti sulle scommesse sportive.
Betfair, il più grande portale di betting exchange al mondo, ha firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con gli organi di governo di 56 manifestazioni sportive, tra cui la Coppa del Mondo di calcio FIFA e le coppe europee UEFA, e vigilerà sui nomi, sui dettagli delle scommesse e su come i conti degli utenti sono finanziati.
Questi sono solo due esempi di come i principali bookmakers mondiali stanno combattendo la dura e difficile guerra contro la piaga delle scommesse clandestine e delle partite combinate.
Il presidente della ESSA, Mike O'Kane di Ladbrokes, ha dichiarato: “La maggior parte delle somme sospette vengono piazzate sui mercati asiatici, ove è possibile raggiungere anche i 10 milioni di euro su un singolo match. Questo perchè in Asia non hanno il nostro sistema di controllo Know Your Customers, che è una garanzia di sicurezza ed un deterrente contro il dilagare delle scommesse clandestine”.
Gli fa eco Kate Miller, PR di William Hill: “Il mercato asiatico è quello maggiormente esposto, sia per le ingenti somme che per i livelli bassi di controllo”.
Betfair, invece, punta l’indice su un altro problema, complementare a quelli considerati dall’Essa. Ne parla Susannah Gill, responsabile public relations di Betfair: “La maggior parte delle speculazioni e delle partite combinate si verificano in quei campionati le cui squadre o federazioni hanno grandi problemi economici, con calciatori non pagati e con squadre piene di debiti. Lì è più facile che attecchisca il morbo della combine”.
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