Ha poi aggiunto, sul tema dell’imposizione fiscale:”Il modello giusto è la tassazione sul margine e non sugli incassi, come previsto dalla legge italiana in vigore, ed è sostenibile: l’obiettivo di tutti deve essere quello di tenere questa attività in Italia e per riuscirci la tassazione non deve essere eccessiva”. Dunque, un assist agli operatori tradizionali:”Auspichiamo che la tassazione sul margine di guadagno dei bookmakers possa essere applicata anche alle scommesse tradizionali”.
Infine, porte aperte agli altri concessionari per quanto riguarda la liquidità. “Il nostro business è ok anche senza la liquidità UE (eeeeeh?! ndr). Abbiamo parlato con molti operatori negli ultimi anni e saremmo contenti di poter collaborare con altri bookmaker, che naturalmente godono di un vantaggio rispetto a Betfair in termini di brand e di presenza sul territorio. Noi abbiamo la migliore tecnologia, ma mi aspetto un’elevata concorrenza: anche altre società offriranno l’Exchange attraverso noi o altre piattaforme. In ogni caso, siamo aperti ad ogni forma di collaborazione per far decollare la Borsa delle Scommesse".
Bene,nel senso che mister Corcoran accusa i primi contraccolpi(vedi le proteste e la mancata migrazione verso il .it) e cerca di mettere le mani avanti,e dice:
RispondiElimina"Cercheremo di parlare con l’industria ippica e con il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, per convincerli che è il caso di introdurre lo scambio scommesse tra giocatori anche sui
cavalli. Ma per una novità del genere certamente ci vorranno anni”.
Apre che ci vuole l ippica,chiude che per via minestriale ci vorrano anni,E allora?
dove vuole andare a parare?
incomincia ad ascoltare?
mi sa che leggendo fra le righe,ci saranno novità
vedremo.
Molto interessante anche l'apertura alla liquidità condivisa. Betfair rischia di perdere il principale vantaggio competitivo?
RispondiElimina