
Io penso che le parole di Corcoran vadano comprese guardando il suo ruolo. Lui non è solo il Ceo di Betfair. Lui è il Ceo di una società quotata in borsa, che ha diverse centinaia di investitori al suo interno. Le rassicurazioni pubbliche sono la cosa più ovvia che possa fare. Non si trova nella posizione ideale per poter esprimere opinioni libere, oggettive, sulla situazione che sta vivendo Betfair. Insomma, lui rappresenta la società e deve semplicemente cercare di rassicurare tutti.
Inoltre, aggiungerei un altro elemento, riguardo la nostra dimensione nazionale. Penso che sull'Exchange italiano verrà fatto un primo bilancio non prima di aprile 2015, per visionare i progressi del prodotto nell'arco annuale. Inoltre, saranno da valutare anche le conseguenze delle campagne di marketing lanciate dalla società. Vi abbiamo già parlato ampiamente sui nostri canali social (in alto a destra ci sono i link, seguiteci per restare aggiornati su tutto) della nuova campagna di Betfair, denominata "i famosi 80€", per fare il verso agli 80€ promessi dal governo Renzi in busta paga.
Traders, secondo voi quest'ultima mossa di Betfair servirà a lanciare l'Exchange italiano? Sono curioso di conoscere le vostre considerazioni sul tema...
Perchè depistare con notizie false gli appassionati dell exchange ? indirizzate i vostri commenti ironici e di sfida al governo e aams, se il governo Italiano fa marcia indietro e invita gli operatori inglesi ad aprire i conti, non ci penseranno su 2 volte. Quella pubblicità sulla gazzetta non è idea che parte da londra, è idea di CASA nostra, non spenderanno mai sterline per campagne pubblicitarie perdenti.
RispondiEliminaVolete tutti i clienti .com obbligatoriamente contro i maestri di londra, scordatevelo ! saremo uniti e mai con voi ! restituite il giocattolo al legittimo proprietario.
Ripetiamo Spagna e Italia sono le uniche nazioni dove betfair non può operare liberamente, (dove esercita lascia le tasse nelle altre no bookie no exchange) Governo aams e betfair si stanno reciprocamente facendo dispetti e nonostante betfair perderà alcune quote, chi pagherà saremo tutti noi cittadini Italiani, Governo e aams inclusi.
Nessuno ha scritto che le campagne marketing siano partite da Londra. Semplicemente, non sappiamo da chi siano partite. C'è da registrare, però, sicuramente un deciso cambio di passo di Betfair per quanto riguarda il marketing. L'iniziativa di Guerrilla Marketing a Milano lo conferma.
Eliminapurtroppo per betfair group, l inghilterra da oggi non e piu un mercato sostenibile per betfair,una legge approvata giorni or sono impone a betfair e a tutti gli squali delle scommesse di regolamentarsi in uk con forte tasse da pagare e se non lo fanno e previsto il carcere.
RispondiEliminaBen gli sta .la scelta di betfair e degli altri di colocarsi in gibilterra e stata suicida,prima persero l appoggio degli inglesi in sede comunitaria ed oggi saranno costretti ad avere licenza inglese con tasse raddoppiate rispetto al passato.
L'UK resta il mercato principale di Betfair. Non scherziamo.
EliminaWow questo è un bel messaggio ( forse )di un anonimo che mostra tutta la rabbia per betfair....congratulation ! vedremo di chi sarà il futuro, di scommettitori che organizzeranno bische clandestine anche con la complicità della mafia ad ogni angolo della strada pur di non tasse spropositate, o di governi scellerati che saranno smascherati sui profitti e tasse messi nero su bianco a disposizione del popolo, perchè ricordiamolo i numeri non mentiranno mai !
RispondiEliminaA proposito di numeri rispettabile lettore, in inghilterra si siederanno ad un tavolo, discuteranno tutte le parti, e troveranno di sicuro un accordo per il bene di tutti ( perchè conoscono bene il significato delle variabili ) e comunque la tassa è solo prevista per le compagnie e non agli scommettitori, per rimanere nel tema numeri in inghilterra non esistono giochi che trattengono il 425% e il 732% rispettivamente quaterna e cinquina al lotto, non alle compagnie ( protette e coccolate dallo stato ) ma agli sfortunati giocatori, e tra questi ci sono anche i tuoi nonni.
RispondiEliminaSicuramente è uno che legge il blog, http://clientiitalianibetfaircom.blogspot.it/ che ha un post dal titolo
RispondiEliminaL'INGHILTERRA,DICE AI BOOKMAKERS:LA CUCCAGNA È FINITA!
Io personalmente non ho nulla in contrario a dimezzare,e anche di piu i profitti dei signori del gioco d azzardo attraverso le tasse ,e questi proventi lo stato li deve usare anche per tutelare i consumatori nei confronti del gioco d azzardo e curare quelli ludopatici.
Certo come il cane che si morde la coda, prima organizzi ed escogiti trucchi per fare trasfusioni mortali, e poi lo si porta in rianimazione, risultato ? prima incassiamo il più possibile, dopo che se li sono divisi tutti, diamo gli spiccioli agli psicologi che devono pur lavorare, e occuparsi di malati che sono già ghettizzati emarginati e rovinati.
RispondiEliminaL unico gioco trasparente e leale, dove in tanti protestano, e col sangue agli occhi rivendicano la legalità, deve essere calpestato infangato e criminalizzato ( ma che allo stesso tempo rinvigorito, proposto come nuovo e con regole assurde ), non poteva solo che materializzarsi in una nazione. l ITALIA.